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Pinguinoeconomico

SETTIMANA 2-6 DICEMBRE 2013

Scendono i mercati azionari europei nelle prime quattro sedute con calo più accentuato per Milano e Madrid che arrivano a perdere oltre il 4%. Recupero nella seduta di venerdì dopo l’uscita del dato USA sulla disoccupazione scesa dal 7,3% al 7% a novembre.

Lo S&P500 cancella le perdite dei giorni precedenti e si riavvicina in chiusura (1.805) al massimo storico di venerdì 29 (1.810) ma chiude in rosso dopo 8 settimane consecutive di rialzo.

Il dato sul PIL USA del terzo trimestre (terza revisione) viene rivisto al rialzo al +3,6% rispetto al +2,8% della precedente.

La Bce lascia invariati i tassi giovedì 5 e l’euro si rafforza chiudendo la settimana a 1,37 contro dollaro malgrado la debole ripresa economica, confermate anche da Draghi, delle economie europee.

Nel silenzio generale iniziano a risalire i tassi di interesse anche in Europa. Venerdì 6 l’euribor a 3 mesi (parametro di riferimento per il costo di mutui e finanziamenti) è salito allo 0,248% dal 0,24% del giorno precedente. Siamo ancora a tassi molto bassi ma questo livello non si vedeva da settembre 2012 ed è in salita rispetto ai minimi di 0,185% dello scorso dicembre. I tassi non possono che salire da questi livelli e la Banche centrali sembra che non riescano ad impedirlo malgrado i massicci stimoli monetari messi in campo.

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