Thursday 21st November 2024,
Pinguinoeconomico

NEWSLETTER (SETTIMANA 16 – 22 MARZO 2015)

Prosegue la revisione al ribasso delle stime della crescita mondiali. Anche le future aspettative dell’attività di business sono in calo da inizio anno.

NEWS 16 - 22 MARZO 2015 - GLOBAL OUTLOOK

Il problema greco rimane irrisolto e la crisi di liquidità nel Paese si intensifica, ma la settimana si è concentrata sulla riunione della Fed che ha innescato l’ennesimo rialzo da record dei mercati, drogati da una liquidità senza senso. Nelle scorse settimane si calcola che sui mercati azionari siano arrivati oltre $20 miliardi di nuovi flussi. La Yellen ha comunicato che il rialzo dei tassi è ancora rinviato ed i mercati si sono ormai convinti che la Banca Centrale americana continuerà a posticiparlo con qualsiasi scusa.

MERCATI FINANZIARI: mercati azionari ancora sugli scudi con nuovi record storici per Londra, Francoforte ed il Nasdaq, l’indice tecnologico americano. E’ stata la migliore settimana in quasi due anni e la festa non sembra per nulla terminata. Per contro, il dollaro ha registrato la peggiore settimana da oltre due anni, mentre il petrolio è rimbalzato dai nuovi minimi registrati lunedì.

Infine sono crollati anche I rendimenti dei titoli di stato americano con il decennale che in una settimana ha perso oltre 20 bps, passando dal 2,15% all’1,95%.

La cura Draghi con il QE europeo sta, al momento, aiutando solo i rendimenti dei titoli tedeschi con il bund che è sceso sotto i 20 bps, mentre lo spread dei titoli italiani, spagnoli e portoghesi si è solo impennato dall’inizio della manovra espansiva della BCE.

MERCATI EMERGENTI

BRASILE: migliaia di persone sono scese in piazza la scorsa domenica in diverse città del Paese per chiedere le dimissioni della presidente Rousseff ed anche la sua destituzione. L’economia carioca sta implodendo e la popolazione è sempre meno disposta ad accettare l’elevato livello di corruzione che permea ogni livello dell’economia.

Il grafico mostra come il livello degli investimenti sia calato, in modo preoccupante, da inizio anno. Il real ha stabilito nella settimana il nuovo minimo storico da 12 anni verso il dollaro statunitense.

NEWS 16 - 22 MARZO 2015 - BRASIL

EUROPA (AREA EURO)

GERMANIA: nel mese di marzo l’indice Zew, che misura la fiducia delle imprese in Germania, si è attestato a 54,8 punti, in rialzo rispetto alla lettura precedente fermatasi a 53 punti, ma al di sotto delle attese degli analisti che puntavano ad un incremento più marcato a 58 punti.

FINLANDIA: il forte surplus della bilancia dei pagamenti del Paese scandinavo è un mero ricordo. Anche la Finlandia è in deficit nel 2014 dell’1.1% rispetto al Pil. Fitch ha inoltre abbassato l’outllok sulla Tripla A di debito a negativo, giudizio ancora eccessivamente positivo visto il deterioramento dei conti pubblici.

ITALIA: l’inflazione in Italia in rialzo a febbraio a +0,4% su base mensile; -0,1% il dato annuo.

Debito pubblico: dopo la discesa di 25 miliardi a 2,13 trilioni a fine dicembre, a gennaio è risalito di 31 trilioni portando il totale al nuovo record di 2,16 trilioni. La percentuale detenuta da investitori esteri è calata di 15 miliardi a 622 miliardi, pari al 34,7% del totale.

Risale lo spread ad inizio settimana fino a 113 bps rispetto al Bund, dai 90 precedenti, a causa delle tensioni sulla Grecia, per poi riscendere a 105 in chiusura.

NEWS 16 - 22 MARZO 2015 - ITALY SPREAD

SPAGNA: cresce il consumo di cemento del +8,3% a febbraio sull’anno precedente. Si tratta del sesto mese di rialzo consecutivo per il settore edile che vede segnali di ripresa. Nei primi due mesi dell’anno il consumo cumulato è superiore del +6,6%, rispetto al 2014.

GRECIA: il saldo primario nel 2014 (differenza tra entrate ed uscite al lordo degli interessi sul debito) in percentuale su Pil è stato solo del +0,3%, rispetto al +1,5% previsto, a causa anche del calo delle entrate fiscali registrato da dicembre. Resta molto elevata la tensione tra Atene ed i partner europei ed in particolare con la Germania. Il Governo non vuole accettare il ritorno all’austerità imposto dall’Europa per continuare a finanziare la Grecia, sempre più sull’orlo della bancarotta. Il Paese affronta una forte crisi di liquidità e rischia di non poter restituire parte dei debiti in scadenza e di poter pagare pensioni e stipendi. Da inizio dicembre i greci hanno prelevato 22 miliardi di euro dai depositi bancari, 10 dei quali sono nascosti nelle abitazioni. Le banche greche sono di fatto insolventi se non fosse per l’aiuto della BCE che ha prestato loro 70 miliardi, cifra che sta tuttavia diventando insufficiente.

La crisi ha colpito la Borsa ed i rendimenti dei titoli di stato che si sono ulteriormente impennati, in particolare sulle scadenze brevi.

NEWS 16 - 22 MARZO 2015 - GREECE YIELD

EUROPA (AREA NON EURO)

DANIMARCA: il grafico mostra che il Paese scandinavo non ha ancora recuperato il livello di Pil pre-crisi.

NEWS 16 - 22 MARZO 2015 - DENMARK

SVEZIA: anche la Svezia si aggiunge al club dei Paesi con tassi di interesse negativi (Svizzera e Danimarca). La Banca Centrale ha annunciato il taglio dei tassi di interesse al -0,25% ed un ampliamento del “quantitative easing” di altri 30 miliardi di corone (oltre ai 10 già previsti). La divisa locale si è deprezzata dopo il provvedimento, mentre la Borsa ha ovviamente festeggiato.

NORD AMERICA

CANADA: vendite all’ingrosso crollano del -3,1% a gennaio sul mese precedente, peggior calo dal gennaio 2009 e secondo peggiore in un decennio.

NEWS 16 - 22 MARZO 2015 - CANADA WHOLESALE

STATI UNITI: l’indice manifatturiero della zona di New York (Empire State) scende a febbraio a 6.9 con un calo verticale dei nuovi investimenti da 32.6 to 18.6

NEWS 16 - 22 MARZO 2015 - EMPIRE STATE US

Stessa storia anche per l’output e per la produzione industriale. Il primo cala di un -0,2% sul mese precedente, rispetto ad un rialzo del +0,1%. Anche il dato di gennaio è stato rivisto al -0,3%, rispetto al +0,2% precedente, mentre la produzione industriale evidenzia la perdita di trazione del settore manifatturiero nella ripresa dell’economia americana.

NEWS 16 - 22 MARZO 2015 - US PRODUZIONE INDUSTRIALE

Continua ad indebolirsi anche il settore immobiliare, con l’indice di fiducia dei costruttori che scende inaspettatamente ai livelli dello scorso ottobre in tutte le regioni del Paese e pertanto non influenzato dal maltempo che ha interessato le regioni centro orientali nel mese di febbraio.

NEWS 16 - 22 MARZO 2015 - US HOMEBUILDER

A tal proposito crollano anche i nuovi permessi di costruzione del -17% sul mese recedente, il peggior calo mensile in 8 anni, portando il numero di nuovi cantieri al minimo da 18 mesi. Anche in questo caso, il crollo è diffuso in tutte le regioni del Paese, senza alcuna distinzione geografica o climatica.

NEWS 16 - 22 MARZO 2015 - US STARTING PERMITS

ASIA e OCEANIA

GIAPPONE: La Banca del Giappone (BoJ) ha deciso di continuare con il suo aggressivo programma di stimolo all’economia e ha ribadito che una stabile ripresa economica consentirà al Paese di raggiungere l’ambizioso obiettivo di un’inflazione al 2%, senza un ulteriore allentamento monetario. Il governatore Kuroda ha ammesso che il calo del greggio potrebbe portare i prezzi al consumo brevemente nel territorio negativo, ma ha anche insistito che la politica della Banca Centrale è sulla buona strada per mettere fine a quasi 20 anni di deflazione. Kuroda ha detto che prevede per il 2015 un’inflazione sui prezzi al consumo intorno allo zero.

La Borsa, sostenuta anche dagli interventi diretti della Banca Centrale, continua a festeggiare, avvicinandosi ai 20.000 di indice.

Il colosso dell’elettronica giapponese Sharp ha annunciato 6.000 licenziamenti, dei quali la metà in patria, pari al 10% della forza lavoro.

CINA: I prezzi delle case nuove scendono ad un livello record a febbraio, rispetto allo scorso anno. Il calo è del -5,7% medio nelle 70 città monitorate e segue il -5,1% registrato a gennaio. Si tratta della discesa più elevata dall’inizio 2011, quando è iniziata questa rilevazione statistica.

SINGAPORE: la città stato sta soffrendo il peggior periodo di deflazione in oltre cinque anni con i prezzi al consumo che sono calati del -0,4% a gennaio rispetto allo scorso anno.

VANUATU: l’arcipelago di 83 isole nel mezzo del pacifico meridionale è stato oggetto la scorsa settimana di uno dei più devastanti tifoni mai registrati. Misurato alla massima categoria di forza cinque con venti che hanno superato anche i 300Km/h, la sua forza distruttiva ha provocato gravissimi danni su una popolazione complessiva di 270k abitanti sparpagliati nell’arcipelago. I morti sono stati fortunatamente poche decine, almeno così sembra, ma gran parte della popolazione ha perso tutto e molte isole sono difficili da raggiungere. La ricostruzione sarà pertanto lunga e costosa in un Paese tra i più poveri al mondo, ma a pochi giorni dall’evento, questa tragedia è già stata dimenticata dai media internazionali.

MATERIE PRIME: rimbalza il prezzo dell’oro che raggiunge i $1.180. Petrolio che registra un nuovo minimo da gennaio a $42,5 ma poi rimbalza a $47 sulla decisione della Fed di mantenere i tassi invariati. Raggiunge le 15 settimane consecutive la riduzione dei pozzi di trivellazione negli Stati Uniti. Ciò malgrado, la produzione non accenna a contrarsi ed il livello di stoccaggio delle scorte di greggio sta per raggiungere il limite (ancora due mesi) di saturazione. E’ quindi probabile che il petrolio in eccesso sarà riversato sul mercato, da giugno in avanti, provocando un ulteriore crollo dei prezzi.

BANCHE: continuano a crescere le sofferenze delle banche italiane passate a 185,5 miliardi a gennaio, rispetto ai 183,7 dello scorso dicembre. Il grafico mostra come la percentuale sia ormai superiore al 10% del Pil.

Continua il calo dei prestiti a famiglie ed imprese anche a febbraio: -1,4% sull’anno precedente ed il 33esimo mese di calo consecutivo.

NEWS 16 - 22 MARZO 2015 - ITALY NPL

La terza operazione Tltro ha superato nettamente le attese. La BCE ha assegnato circa €97,5 miliardi contro i €40 miliardi previsti dagli analisti. Le richieste sono state fatte da 143 banche dell’Eurozona. Gli istituti italiani sono stati molto attivi, aggiudicandosi fondi per circa €30 miliardi. Le Tltro sono operazioni di finanziamento a quattro anni condizionate al credito a famiglie e imprese. Si tratta di uno dei nuovi strumenti lanciati dalla BCE nel tentativo di sostenere la ripresa dell’economia. Nelle prime due aste, tenute a settembre e a dicembre, erano stati erogati rispettivamente €82,6 miliardi e €129,8 miliardi. Entro la fine 2016 si terranno altre cinque aste.

VALUTE: breve respiro per le valute emergenti, a causa della debolezza del dollaro che scende in misura consistente dopo la riunione Fed. Il biglietto verde crolla fino a 1.102 con un -5% in pochi minuti e poi recupera nelle sedute successive, parte del calo, fino a 1,08. Euro pertanto in risalita anche verso la sterlina fino a 0,725.

Riflessi anche sul cross dollaro/yen che scende a 119 dagli oltre 122 della settimana precedente.

SINTESI: continuo a focalizzare la mia attenzione sul rischio di un default della Grecia, elemento ampiamente sottovalutato dai mercati che confidano in un intervento infinito dell’Europa o della Bce.

NEWS 16 - 22 MARZO 2015 - GREECE GDP FORECASTR

Il grafico evidenzia la revisione al ribasso del Pil per il 2015 dall’insediamento del nuovo Governo. Le casse dello Stato sono sempre più vuote a causa del “gap” delle entrate fiscali registrato nel primo bimestre e del tutto inatteso. Qualora il governo riuscisse a trovare le risorse per finanziare rimborsi di debiti e pagamenti nei prossimi due mesi, si troverà poi in difficoltà per rimborsare prestiti per 7mld in scadenza tra luglio ed agosto, senza ulteriori fondi versati dal fondo di salvataggio.

Intanto il Governo ha approvato un piano di sostegno ai più disagiati con un aggravio di 200 milioni sui conti pubblici, senza il benestare della Troika. La sfida è ormai lanciata ed Atene sta cercando la rissa con Berlino per trovare il colpevole da crocifiggere, in caso di prossimo probabile default.

Like this Article? Share it!

About The Author

Leave A Response