Thursday 21st November 2024,
Pinguinoeconomico

LA BOLLA CREDITIZIA USA CONTINUA A LIEVITARE – I DEBITI AUTO

Nessuna sorpresa: la bolla creditizia americana, anche dallo scoppio della grande recessione nel 2008, non ha mai smesso di crescere. C’è stata una leggera flessione nei debiti delle carte di credito, che si sono ridotti da oltre $1trilione a $830 miliardi, per poi riprendere una lenta risalita fino agli attuali $872 miliardi. Anche i finanziamenti ipotecari aumentano in valore assoluto, malgrado la volontà dei privati di ridurre i loro debiti personali, ed il numero di mutui erogati sia sceso al livello del 1995.

Le difficoltà del mercato del lavoro, ma soprattutto il calo del reddito medio nell’ultimo quinquennio, hanno costretto le famiglie americane ad incrementare nuovamente i propri livelli di debito per poter sopravvivere ogni mese.

Nell’ultimo decennio il protagonista assoluto sono stati gli student loans, prestiti allo studio, molto utilizzati nel sistema finanziario anglosassone, ma poco sviluppati fortunatamente in quello europeo.

 

tasso default prestiti USA

Dal 2003 l’ammontare degli student loans è più che triplicato passando dagli oltre $300 miliardi agli attuali $1.080: una cifra spaventosa. In aggiunta, questo tipo di prestito ti perseguita per tutta la vita, in quanto la legge americana non prevede la possibilità di chiedere alcuna protezione dai creditori. Con gli stipendi sempre più bassi, i debiti sono spesso difficilmente restituibili e questo impedisce ai giovani di realizzare altri progetti, tra i quali quello di acquistare un appartamento, poichè già troppo indebitati. Infine molti studenti ritornano a scuola solo per ottenere questo finanziamento che utilizzano poi per spese voluttuarie o per estinguere vecchi debiti, invece che per l’obiettivo previsto. Una situazione esplosiva, che non tarderà a scoppiare.

Ma questa è storia nota, mentre la più recente bolla creditizia è quella degli auto loans, i prestiti auto. Vi siete mai chiesti per quale ragione il mercato auto è l’unico, al pari di quello britannico, in continua crescita nell’ultimo triennio tra i mercati sviluppati, massacrati dalla crisi economica?

La risposta è sempre la solita: quello che non ci si può permettere lo si compra a credito, visto che viene concesso praticamente a tutti. E’ tuttavia incredibile pensare che questo accada di nuovo, nonostante la pesante lezione della bolla creditizia del 2008. La festa è ripartita ed una combinazione di prezzi delle auto in salita e tassi di interesse relativamente contenuti, mostra che gli americani hanno raggiunto nuovi livelli record di indebitamento per acquistare un auto.

La cifra media finanziata per l’acquisto di un auto ha superato nell’ultimo trimestre i $27.000,  per la prima volta a $27.430, un incremento di $739 rispetto allo stesso periodo del 2012. Anche per le auto usate il finanziamento medio è cresciuto di $345, raggiungendo i $17.974.

Per assurdo proprio i peggiori creditori, quelli con un punteggio più alto, hanno la media più elevata di finanziamento a $29.385, con una crescita di $1.500, doppia rispetto alla media.

Oltretutto le rate crescono, nonostante la durata dei prestiti continui ad allungarsi. Un crescente numero di acquirenti ottiene finanziamenti a sei/sette anni; nell’ultimo trimestre oltre il 20% del totale: un nuovo record. Secondo i primi dati, nel mese di febbraio oltre un terzo dei finanziamenti auto dovrebbe superare i sei anni.

La bolla cresce e potrebbe prima o poi sgonfiarsi, prima di alimentarsi ancora. Le vendite auto sono calate inaspettatamente sia a dicembre che a gennaio. Ovviamente l’imputato ed unico responsabile è stato il maltempo. Se le vendite calano, i concessionari praticano sconti e politiche di finanziamento aggressive pur di svuotare i magazzini pieni.

La percentuale di creditori in arretrato oltre i 90 giorni sta crescendo vertiginosamente negli ultimi mesi, segno che il giocattolo potrebbe presto rompersi.

Aspettiamo di vedere quale sarà la prima bolla creditizia a scoppiare: mutui, auto, istruzione o carte di credito. C’è solo l’imbarazzo della scelta, ma è solo questione di tempo.

Like this Article? Share it!

About The Author

Leave A Response